La prototipazione rapida in 3D: cos’è e come funziona
gen 28, 2021
La tecnica della stampa 3D ha recentemente vissuto un periodo di maggiore diffusione, ma le prime apparecchiature progettate e commerciate risalgono all’inizio degli anni ‘90. Quelle che una volta erano opzioni disponibili solo a progettisti vengono oggi richieste da artigiani e aziende in ogni settore per gli enormi vantaggi offerti.
I principali modelli di stampanti 3D esistenti
Le macchine per la stampa 3D non sono tutte uguali: esistono diversi modelli dalle prestazioni e dai risultati differenti. Nel corso degli anni sono stati creati moltissimi modelli, ciascuno con pregi, difetti e la necessità di competenze specifiche:
- i modelli a deposizione fusa (FDM), risalenti a fine anni ‘80 utilizzano materiali come ABS, PLA (un polimero di origine vegetale) e PPSF per il loro costo contenuto e la leggerezza dei prototipi;
- la stereolitografia (SLA) è la più comune tecnica di prototipazione 3D e permette di stampare componenti e oggetti con grande precisione attraverso la polimerizzazione di resina con laser;
- i modelli Selective Laser Sintering (SLS) utilizzano un laser che fonde polveri metalliche, silicee e plastiche stese in strati, permette di ottenere prototipi precisi e resistenti ma scarsamente rifiniti a causa della granulosità dei materiali usati;
- la stampa 3D PolyJet utilizza gomma e altri materiali più rigidi per realizzare componenti anche dalle forme complesse, il risultato finale è meno resistente della stereolitografia ma il processo di stampa è molto più rapido;
- il 3D Print è dal 1993 la preferita da progettisti per realizzare prototipi e modelli in miniatura, il materiale usato è composto da amido, gesso o polvere di ceramica e permette di ottenere oggetti colorati, sebbene poco resistenti e ruvidi al tocco;
- il MultiJet Printing, un modello commercializzato dal 2006, utilizza alte temperatura per fondere materiali e depositarlo a strati per un risultato dalla finitura e definizione elevatissima.
Una tecnologia vantaggiosa ma difficile da padroneggiare
L’introduzione della stampa 3D nel processo di progettazione e prototipazione ha sicuramente portato notevoli miglioramenti e attirato l’attenzione di tante categorie di professionisti alla ricerca di soluzioni rapide per comunicare le idee e progetti. Si tratta tuttavia di una tecnica molto più complessa di “stampare un progetto”: richiede infatti una buona conoscenza dei programmi di progettazione e conversione dei formati. Anche la capacità di scegliere e utilizzare il modello di stampante adatto è importante, ed è per questo che molto spesso è essenziale affidarsi a professionisti.
Ciononostante, per tutte le persone interessate vengono spesso organizzati corsi, workshop ed eventi per muovere i primi passi e imparare a utilizzare gli strumenti per la stampa tridimensionale.